Descrivere in breve la mia esperienza negli Stati Uniti non è certamente una cosa da poco; comunque quello che posso dire è che è stata davvero una esperienza fantastica, non mi sarei mai aspettato una accoglienza simile da parte dei nostri amici dell’ HUTCH TECH; diciamo che appena arrivato mi sentivo già uno di casa, perfettamente a mio agio.
Descrivere serve a poco perché e difficile dire quale sensazione ho avuto vedendo tanta gente che ci aspettava con una bandiera italiana all’aeroporto di Buffalo.
Per quello che riguarda il mio primo giorno alla HUTCH TECH, beh devo dire che sono stato alquanto stupito perché il rapporto con gli studenti è stato subito uno dei migliori.
Devo confessare anche che non mi era mai capitato di vedere una scuola con regole così rigide e tanto diverse dalle nostre; soprattutto - mi viene spontaneo dirlo - in quella scuola tutto mi sembrava perfetto; ad iniziare dal silenzio dei corridoi per finire all’ordine mantenuto anche durante il cambio delle ore.
A New York, con l’incontro con il Prof. Joseph Tusiani, gentilissimo nell'ospitarci nella sua casa e nel regalarci alcuni suoi scritti, mi è stato possibile conoscere di persona uno dei più importanti scrittori della nostra terra.
E' doveroso un grazie al prof. D’Andrea, perché ha reso possibile l’impossibile: dalle corrispondenze via web ad un vero e proprio gemellaggio! Beh, come si dice: se vuoi raggiungere un obbiettivo devi crederci fino in fondo e lui lo ha dimostrato.
Un grazie anche al dirigente Cera, abile guida, che ci ha reso possibile la visione di due importanti musei d’arte di New York; e un grandissimo ringraziamento va al Prof. Giuseppe Gullo gentilissimo da ospitarmi facendomi sentire uno di casa e al Prof. Peter LoJacono che si è dimostrato sempre disponibile nei nostri confronti; un sentito ringraziamento va anche al Principal Mr Greco.
E' giusto ringraziare anche la nostra amministrazione comunale che ha reso possibile un incontro con le autorità della città di Buffalo, permettendo così la firma del gemellaggio tra le due città.
Ma il più grande grazie va tutti i miei compagni di viaggio che si sono dimostrati davvero meravigliosi nei miei confronti e con i quali si è stabilito un ottimo feeling.
Stefano Scudero - Aprile 2004