Maggio 2015 - By Mariapaola Dell’Edera
Come ogni anno,
anche quest’anno noi studentesse dell’ISISS
Fiani-Leccisotti, accompagnate dal prof. D’Andrea, abbiamo vissuto l’esperienza
culturale a Buffalo, frequentando la sister school Hutchinson Central
Technical High School nei giorni 20-24 Aprile e seguendo il regolare
orario settimanale scolastico con le sister-friends che ci ospitavano.
Una volta terminate le
lezioni, abbiamo avuto l’opportunità, ogni giorno, di conoscere le realtà
culturali e lavorative offerte da Buffalo, spesso scoprendo che l’Italia è
parte attiva di queste realtà; queste sono state:
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La TARANTINO FOODS
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- la Tarantino Foods, azienda
di distribuzione alimentare molto importante nel nord-est degli Stati Uniti. E’
un’azienda che non ha mai negato un aiuto agli italiani del luogo in difficoltà
e senza lavoro, offrendo loro un’opportunità.
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AL Centro di Ricerca “Hauptman-Woodward”.
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- la visita guidata al
famoso Centro di Ricerca “Hauptman-Woodward”. Un’accoglienza, come
sempre, calorosa ci è stata riservata, cosicché abbiamo potuto vedere in prima
persona come si lavora in un centro di ricerca che offre spazi e materiali
anche a compagnie esterne al centro.
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Centro di Implantologia Odontoiatrica
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- la visita
al Centro di Implantologia Odontoiatrica nella School of Dental Medicine at
the University at Buffalo, accolti e guidati dal suo Director, il Dott.
Sebastiano Andreana originario di Accadia (FG). Tanti gli italiani
(giovani) presenti, tante possibilità di stage.
Altra possibilità di
crescita culturale è stata la partecipazione attiva al Convegno tenutosi
alla Buffalo State University, sulla vecchia e la nuova emigrazione dal
titolo: “Old and new Italian emigration: from strong backs to brain drain” (Vecchia
e nuova emigrazione italiana: dalla fuga delle braccia alla fuga dei cervelli).
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AL Convegno
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Un tema attuale nel quale
sono stati toccati diversi aspetti, cominciando dal libro di Martin F.
Ederer professore di storia presso la Buffalo State, An Italian
Immigrant Community and the Scalabrinian Fathers: St. Anthony of Padue Church
in Buffalo, New York; si è poi ascoltata la presentazione di Peter
Lojacono, professore di Italiano presso la Hutchinson school, del
documentario La terra promessa/The Promised Land.
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Studenti del Fiani
e dell' Hutch Tech
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Noi del Liceo Fiani
di Torremaggiore insieme con i ragazzi della Hutchinson di Buffalo abbiamo
presentato The Old Emigration: The story of Sacco and Vanzetti a partire
dall’arrivo degli immigrati dall’Italia con il loro carico di disperazione, ma
anche di forte speranza e fiducia nel futuro fino al racconto in breve del
dramma di Sacco e Vanzetti.
Si è parlato però anche
della nuova emigrazione, con l’Arch. Beverly Foit-Albert, RA, Ph.D che
ha presentato l’esperienza di Michele D’Amico, ragazzo del Fiani ed oggi
architetto che dopo aver svolto uno stage di tre mesi,presso lo Studio “Foit
Albert”, ha scritto una tesi sul Warter Front di Buffalo apprezzatoi e
pubblicato dalla SUNY Buffalo State .
Nel convegno è
stato gratificante l’incontro con le professoresse Maria Ceprano e Carla
Longo presenti con alcune delle studentesse incontrate nel gennaio scorso
presso il Circolo Didattico San Giovanni Bosco.
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Con la Vice Sindaco di Buffalo
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Infine
l’incontro con la Vice Sindaco di Buffalo, che ci ha ricevuti ufficialmente
quali cittadini della “Sister City” di Buffalo, ci dato la possibilità di
conoscere l’organizzazione e la gestione della città con i suoi rispettivi
distretti, permettendoci, anche, di fare un confronto con la nostra città.
Tutto ciò è stato possibile
grazie all’immancabile aiuto del prof. LoJacono, del dinamico Principal
dell’Hutch Tech, Sabatino Cimato, e dell’instancabile Lucia C. Ederer,Vice Console d’Italia a Buffalo.
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A Chin_Radio con Grazia Piccolo
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Una
volta a Toronto, tappa di arrivo-partenza del viaggio aereo,
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Con il Console Generale d’Italia a Toronto
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siamo state
invitate a partecipare alla trasmissione radio “Finestra sulla Puglia”,
condotta dalla presidente della Federazione Pugliesi in Ontario Grazia
Piccolo, la quale ha successivamente fatto sì che si potesse avere un
incontro diretto con il Console Generale d’Italia Giuseppe
Pastorelli, uomo dalla grande cultura e disponibilità. L’incontro ci
ha permesso di apprendere quello che è il lavoro di un consolato e,
inoltre, ha dato la possibilità di avere un lungo dialogo con il console, ricco
di scambi di opinioni, idee per il futuro e crescita culturale.
