Quando un sogno diventa realtà
L'iter di un gemellaggio
di G. D'Andrea
Internet: un mondo sconosciuto in cui approdai nel settembre del 2000, incuriosito e prevenuto dalla cattiva fama di cui si era circondato, soprattutto per il mondo delle chat, luogo di perditempo e di possibili "cattivi" incontri.
Ero deciso ad esplorarne tutti gli aspetti; e ne trovai, sì, di negativi: la possibile dispersione in un mondo vasto e immenso dove l'intero globo e l'intero sapere erano a portata di mano e dove orientarsi era difficile senza una tecnica di ricerca e senza una buona cultura generale; ma dove la mia sete di curiosità trovò ineffabili appagamenti e stimoli costanti ad una ricerca che ancora non ha fine.
Il fascino supremo fu quello della possibilità espressiva multimediale dei siti Web: arte, poesia, musica e pensiero potevano unirsi per esprimere quello che con le semplici parole, anche elaborate al massimo, era difficile manifestare.
Così iniziai a impadronirmi delle tecniche e a girovagare negli spazi cosmici; e in una chat (già, proprio in una chat!) incontrai Riccardo Parigi (così preferisce farsi chiamare Richard Paris, alunno del prof. LoJacono e attualmente Presidente del Circolo Italiano dell'Hutch Tech!). Fu suo l'invito a visitare il loro Website e in quel sito mandai il mio primo messaggio che fu la scintilla da cui nacque il sogno di un gemellaggio con un Liceo americano in cui si studiava l'Italiano come seconda lingua.
Mi rispose, infatti, il "Signor" LoJacono ("Professore" per noi italiani) con toni affettuosi e umili e la corrispondenza si infittì: prospettammo insieme un incontro e un gemellaggio.
Ne parlai alla classe (meravigliosa e turbolenta 4^C!) ed esposi il "sogno": la loro fiducia e la loro dedizione ancora oggi (ora sono in 5^!) mi commuove, perché mi assecondarono in tutti i sensi e in tutte le fatiche, non solo nel mantenere la corrispondenza con i nuovi amici di Buffalo, ma soprattutto nel costruire, sacrificando il loro tempo libero, un sito web (l'ormai fatidico "C" CLAN SECTION) che ci permettesse una più facile comunicazione con i nostri amici.
Uscimmo dall'underground quando capii che il nuovo Preside (anche qui la sorte ci fu benigna!) era, nonostante l'apparente "placidezza", un "proteso verso il futuro". Nel marzo del 2001 "l'esperimento" fu autorizzato ufficialmente, e nel Dicembre dello stesso anno fu approvato il "Progetto di gemellaggio". Il resto è cronaca attuale.
Un susseguirsi di fortunate coincidenze e di incontri inaspettati ci ha assistiti, soprattutto nel rapporto con una Provincia i cui rappresentanti si sono rivelati aperti e sensibili a tali iniziative: dal Presidente Pellegrino, agli assessori D'Urso e Carrabba, al nostro Consigliere Nicolino Sacco. Ma sono stati ripagati del loro impegno e della loro fiducia: non solo il Liceo Fiani ha una Scuola "sorella" a Buffalo, ma abbiamo lasciato un nome onorato e rispettato, e l'iniziativa ha aperto scenari passibili di ogni sviluppo: dal culturale, al sociale, all'economico.
marzo 2002
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