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HOME SWEET HOME
di Angela Di Pumpo

"Home sweet home", era questa la frase che mi veniva in mente ogni volta che varcavo la soglia di casa Fiorella. Non avrei mai immaginato che mi sarei trovata talmente a mio agio a tante miglia di distanza da casa.invece è stato così: i Fiorella erano più di quanto potessi desiderare.
Già durante il tragitto che andava dall'aeroporto alla loro deliziosa casetta la mia sister-friend e il suo caro Daddy, Frank, si sono dimostrati molto calorosi a ci hanno tenuto subito a chiarirmi la loro completa disponibilità. Quelle parole semplici, ma già cariche d'affetto hanno sciolto ogni mio dubbio: quella sarebbe stata un'esperienza indimenticabile.
Un incredibile senso di nostalgia mi pervade ogni volta che penso ai momenti trascorsi in loro compagnia. Ricordo con particolare piacere le lunghissime chiacchierate con Karen che ogni sera, nonostante la sua faticosa giornata, si tratteneva con me e sua figlia Rachel in salotto ed ogni volta si portava via un pezzetto del mio cuore: è stata davvero una mamma per me e in qualche modo lo rimarrà sempre.
Mi manca tanto la simpatia di Frank, capace di farmi ridere a crepapelle in qualsiasi momento con le sue stramberie, ma anche di stupirmi con la sua profonda conoscenza delle cucine italiana, irlandese, messicana, americana.(chissà cosa avrei sperimentato se fossi rimasta ancora qualche giorno!).
Quando penso a Chris, il più piccolo della famiglia, mi vengono subito in mente le sfide a TIC TAC TOE (il nostro TRIS) e le partite a videogames nelle quali mi cimentavo soltanto se aiutata da Nick, poco più grande dell'altro fratello, ma con non meno verve.
È stata poi una fortuna conoscere il fratello maggiore di Rachel, Frankie, ancora ragazzo, ma, per propria scelta, già impegnato a combattere per il suo Paese: uno di animo buono Frankie, come pochi se ne incontrano, con il quale ti viene spontaneo affrontare gli argomenti più disparati.
Una gran bella famiglia, è vero, ma è certamente impossibile trascurare di ringraziare e di ricordare tutte le persone che hanno organizzato il gemellaggio o hanno anche solo arricchito quest'irripetibile esperienza: a partire dal Professor Gaetano D'Andrea e dal Preside Raffaele Cera, continuando con il Principal della nostra sister-school, il Signor Greco e ancora il Professor Gullo, tutti i ragazzi che ci hanno accolto e, per finire, il Professor Peter LoJacono a cui vanno i nostri ringraziamenti più particolari e più sentiti.
L'immagine più vivida che ho di tutti loro è al momento della nostra partenza quando all'aeroporto, tra le lacrime, ho dovuto dir loro addio.. ma forse non è un caso che lì si dica Goodbye, quell'Arrivederci che ti lascia almeno la speranza di poter incontrare di nuovo quelle persone che hanno segnato per sempre la tua vita.

Marzo 2003

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