Università di Buffalo e Territorio
(Cronaca e Riflessioni)
Nel 2013 la
nostra omologa di Buffalo (Buffalo-Torremaggiore Sister City) ci ha
inviato una richiesta della Dott.ssa Maria Ceprano per la realizzazione di uno progetto fra un nostro circolo Didattico ed il Department of Education and Reading del Buffalo
State College di Buffalo (NY),
finalizzato al confronto sulle metodologie didattiche, sui sistemi
scolastici e sulla formazione dei docenti.
Il nostro socio fondatore. Ing. Renato
Lariccia ha “girato” la richiesta al Circolo Didattico “San Giovanni Bosco”,
dove è stata accolta con entusiasmo promuovendo dopo alcuni mesi un primo incontro
con una delegazione proveniente dal Buffalo State College.
Nell’ Aprile 2014 (vedi), il programma è staio esplicitato ed ufficialmente avviato
con una conferenza pubblica nella Sala del Trono del nostro Castello Ducale,
presenti l’Assessore alla cultura di Torremaggiore, i rappresentanti delle due
Istituzioni ed i rappresentanti della nostra Associazione.
Nello scorso
Gennaio, dal 7 al 21, due docenti del Buffalo State College
con otto studentesse hanno svolto il previsto stage presso il Circolo
Didattico “San Giovanni Bosco”. Amichevole e fruttuosa è stata l’interazione
con le studentesse del Liceo “Fiani” e con i responsabili della nostra
Associazione, alla quale è stato affidato il compito di organizzare una cena conclusiva
presso il ristorante “Lord Nelson”; vi hanno partecipato, oltre ai docenti del Circolo Didattico, i Dirigenti della “San Giovanni Bosco” e del “Fiani-Leccisotti”,
i componenti del nostro Consiglio Direttivo con il prof. Raffaele Cera Presidente
Onorario ed ex Dirigente del “Fiani” e, per l’Amministrazione Comunale,
il Sindaco Dott. Di Iorio che ha garantito la partecipazione degli ospiti
statunitensi.
Fin qui ciò
che si pone ed appare come nuda sequenza di avvenimenti; sappiamo, però, che tutto
ciò che accade è passibile di futuro, soprattutto se inserito nel solco di
una progettualità che si affida al silenzio ed alla concretezza,
che costruisce il suo “sentiero” cammin facendo (se hace camino al
andar), che bandisce il “vuoto delle parole” a
favore della fattività, che privilegia il dare all’avere e
l’essere all’apparire, in un’accezione della vita che travalica
tutte le meschinità con cui, troppo spesso, occultiamo il vuoto dell’anima e
della mente.
Febbraio 2015
Ad futuram rei memoriam